Il Paese

Il paese sorge in una posizione spettacolare. Da esso lo sguardo abbraccia un orizzonte di trecentosessanta gradi incontrando il massiccio della Maiella, le colline del versante sinistro del fiume Sangro, il mare ecc...

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Descrizione

La Valle del Sangro non è solo un riferimento geografico, è un angolo d’Abruzzo che racchiude in sé preistoria, storia, tradizioni e religiosità suggestive, arte, tutte le piacevolezze che la natura possa offrire: il mare, la vera montagna, laghi, acque sorgive, fiumi, colline che respirano il vento degli ulivi, l’oro delle querce, il profumo dei vigneti.

Su una di queste colline si adagia a forma di falce lunare la piccola e unica Perano. Perché unica. Il paese sorge in una posizione spettacolare. Da esso lo sguardo abbraccia un orizzonte di trecentosessanta gradi incontrando il massiccio della Maiella, che si staglia a pochi chilometri in linea d’aria, le colline del versante sinistro del fiume Sangro, il mare, che dista meno di 10 km in linea d’aria, i rilievi collinari e montani della Torretta, di colle Verri, il Mondrione d’Archi, e soprattutto Monte Pallano di grande importanza preistorica. Racchiusa da questo susseguirsi di monti si svolge la verde e ricca Valle del Sangro; ricca di vegetazione, di vigne, di canneti, di orti, di frutteti, che traggono linfa vitale dalle acque del fiume Sangro e dell’Aventino.

In questo quadro naturale, quando si fa sera, s’accendono le infinite luci di numerosi paesi circostanti, che fanno da specchio alle luci delle stelle. E chi si trovasse sulla Piazza del Monumento di Perano a girare lo sguardo verso quel panorama non potrebbe non restarne affascinato.

E’ un presepio naturale, confezionato ed esposto in tutte le stagioni, quasi che a Perano fosse sempre Natale.

Il paese sorge a 250 metri sul livello del mare; un’altezza ideale; non si soffre il freddo eccessivo della montagna, né la calura asfissiante delle pianure. Il clima è asciutto, ventilato d’estate e secco d’inverno. La folta vegetazione che circonda le case subito a ridosso dei declivi collinari diventa un’orchestra sinfonica durante le notti estive: impressionanti i canti dei grilli e, di giorno, delle cicale. Un’atmosfera mediterranea suggestiva, che può essere ritrovata nella lontana Grecia.

Villeggiare a Perano significa  anche poter compiere itinerari turistici interessantissimi. A pochi chilometri, ecco Fara San Martino, dove un’acqua limpida e gustosa sorge direttamente dalla montagna, si raccoglie in un trasparente laghetto e viene incanalata per usi domestici. Ma anche per usi industriali; infatti è qui che viene prodotta la famosa pasta De Cecco e Del Verde.

A 15-20 chilometri si possono raggiungere i centri marini di Fossacesia, di San Vito, di Vasto. A Fossacesia è possibile visitare l'Abbazia di san Giovanni in Venere, costruita su un tempio romano dedicato a Venere. E' una costruzione romanica con tre absidi che si affacciano verso il cielo, a strapiombo sulla riviera abruzzese. E' uno spettacolo d'arte, di natura e di fede.

Da Perano, in poco tempo si può raggiungere la cima del Monte Pallano, oltre mille metri slm. E' una zona archeologica di grande interesse. Si ergono possenti e silenziose le mura pelasgiche o megalitiche costruite da popolazioni sabelliche-frentane, prima della colonizzazione romana.

Rientrano in un sistema difensivo complesso ed efficace, poiché in moltissimi altri punti dell'Abruzzo si ritrovano le stesse costruzioni ciclopiche. Una comunità antichissima di italici ha potuto prosperare, difendersi, controllare, affermarsi, grazie a questo sistema difensivo e a forti tradizioni religiose-civili-militari. Vicino a Perano, sono state ritrovate prove archeologiche interessanti a conferma di quella civiltà, che fu poi conquistata da Roma, a prezzo di dure battaglie.

Subito sotto Perano, vicina alla contrada San Tommaso, è possibile ammirare una quercia ultracentenaria, che è difesa e propagandata come una delle più belle querce esistenti in Italia, non tanto per la grandezza del fusto, ma per la bellezza e l'estensione dei rami e delle foglie. La “Grande Quercia” è meta di gite turistiche e di incontri sportivi e culturali.

Lo stesso cimitero di Perano si estende tra uliveti e querceti. E' un vero giardino verde, aperto, e si offre allo spettacolo della Maiella e dei campi circostanti. Qui, gli agricoltori, a contatto i con i loro parenti scomparsi, lavorano la terra e la rendono fertile e bella.

Dal lato culinario è importante segnalare che a Perano si cucina un piatto contadino molto saporito: la “Pizze e foije”. E' un insieme di verdure mescolate ad una pizza di mais fatta cuocere sull'aruola del camino, sotto un coperchio metallico con maniglia (“lu coppe”). La pizza acquista un colore dorato, assunto poi da tutto l'impasto di verdure. Vi si aggiungono peperoncini fritti, croccanti e sardine. E' un gusto unico e raro. L'altra specialità peranese sono le “Pallotte”, polpette a base di un formaggio particolare, di pane, di basilico.

 

A cura del Dott. Ermete Pellicciotta

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Storia

Le prime notizie storicamente certe risalgono al IX secolo quando Perano entrò a far parte dei possedimenti dell'abbazia di San Clemente a Casauria.

Il borgo rimase per lungo tempo sotto la giurisdizione di varie abbazie come quella di Santa Maria di Tremiti nel XI secolo o quella di San Giovanni in Venere nel XII secolo. Nel XVI secolo fu della congregazione di Filippo Neri di Roma.

Nel XVIII secolo tornò nei possedimenti del Regio Demanio.

Economia

Risultano insistere sul territorio del comune 44 attività industriali con 139 addetti pari al 31,95% della forza lavoro occupata, 62 attività di servizio con 144 addetti pari al 33,10% della forza lavoro occupata, altre 48 attività di servizio con 147 addetti pari al 33,79% della forza lavoro occupata e 3 attività amministrative con 5 addetti pari al 1,15% della forza lavoro occupata.

Risultano occupati complessivamente 435 individui, pari al 26,27% del numero complessivo di abitanti del comune.

Pagina aggiornata il 24/07/2024